In barca nell'arcipelago

Mario
In barca nell'arcipelago

Itinerario Uno

Non è possibile esplorare tutte le isole dell'arcipelago in una sola giornata. Conviene scegliere bene in quale direzione andare, per sapere da subito dove andare e cosa fare. Il primo itinerario ti porterà ad esplorare le isole di Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria.
La partenza è in genere dal lungomare, in via Amendola. Attenzione a non incrociare la rotta dei traghetti, loro hanno sempre la precedenza. Passerete di fronte a Punta Tegge, attenzione alle secche. Sono ben segnalate, cercate di tenervi al largo. Potrete poi scorgere la Cappella della Madonnetta, e di fronte a voi di staglierà la sagoma dell'isola di Spargi. Dirigetevi verso la costa Sud (la punta più alla vostra sinistra)
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La Maddalena
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La partenza è in genere dal lungomare, in via Amendola. Attenzione a non incrociare la rotta dei traghetti, loro hanno sempre la precedenza. Passerete di fronte a Punta Tegge, attenzione alle secche. Sono ben segnalate, cercate di tenervi al largo. Potrete poi scorgere la Cappella della Madonnetta, e di fronte a voi di staglierà la sagoma dell'isola di Spargi. Dirigetevi verso la costa Sud (la punta più alla vostra sinistra)
Arrivati nella parte Sud dell'isola, vedrete già altre barche ormeggiate di fronte ad una spiaggia dal mare turchese. Cala Corsara è forse la spiaggia più conosciuta dell'isola. Non è raggiungibile via mare, perché interdetta alla navigazione. Si può però calare l'ancora, e nuotare fino a riva in mezzo ad acque turchesi caraibiche, oppure ormeggiare al molo posto ad Est della spiaggia, e raggiungerla a piedi. Se decidete di proseguire verso Ovest fino alla roccia Testa della Strega prestate la massima attenzione alle secche. Dopo un bel bagno a Cala Corsara proseguite verso Nord costeggiando il lato Est dell'isola di Spargi. Potrete fare un tuffo a Cala Soraya, caratteristica per le sue dune di sabbia finissima, e ancora oltre a Cala Granara, anch'essa bellissima. Curiosità: l'isola di Spargi è famosa per le sue spiagge, ma è bellissimo anche il suo entroterra. Sono presenti varie fortificazioni militari, e una fitta rete di sentieri congiunge tutte le discese a mare dell'isola.
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Spargi
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Arrivati nella parte Sud dell'isola, vedrete già altre barche ormeggiate di fronte ad una spiaggia dal mare turchese. Cala Corsara è forse la spiaggia più conosciuta dell'isola. Non è raggiungibile via mare, perché interdetta alla navigazione. Si può però calare l'ancora, e nuotare fino a riva in mezzo ad acque turchesi caraibiche, oppure ormeggiare al molo posto ad Est della spiaggia, e raggiungerla a piedi. Se decidete di proseguire verso Ovest fino alla roccia Testa della Strega prestate la massima attenzione alle secche. Dopo un bel bagno a Cala Corsara proseguite verso Nord costeggiando il lato Est dell'isola di Spargi. Potrete fare un tuffo a Cala Soraya, caratteristica per le sue dune di sabbia finissima, e ancora oltre a Cala Granara, anch'essa bellissima. Curiosità: l'isola di Spargi è famosa per le sue spiagge, ma è bellissimo anche il suo entroterra. Sono presenti varie fortificazioni militari, e una fitta rete di sentieri congiunge tutte le discese a mare dell'isola.
Dopo aver lasciato Spargi, dirigendovi verso Nord scorgerete il profilo delle prossime tre isole che esplorerete: Budelli, Razzoli e Santa Maria. La prima che incontrerete sarà Budelli, la cui costa Est presenta una delle spiagge più famose d'Italia, la bellissima Spiaggia Rosa. Una fila di boe impedisce alle imbarcazioni di avvicinarcisi, ma potrete gettare l'ancora appena oltre la lingua di terra che la ripara dal vento, e raggiungere la riva a nuoto, per ammirarla da terra. Ricordate, è una spiaggia protetta, e la sua sabbia non si può calpestare per non danneggiarla. Superata la spiaggia Rosa, la prossima fermata è Porto Madonna. Sarete nel punto di congiunzione tra le tre bellissime isole che avete di fronte, una grande pianura sottomarina la cui la profondità è pressoché costante. L'acqua è di un colore difficilmente eguagliabile, e impossibile da descrivere. Una sosta qui è d'obbligo, ed è vivamente consigliato utilizzate una maschera per ammirare la moltitudine di pesci che, abituati ai turisti, mangeranno felici le briciole di pane che vorrete dargli. Consigli: tenetevi ragionevolmente lontani dalle rive a destra e a sinistra, il fondale è profondo circa due metri quindi abbastanza sicuro. Porto Madonna è molto frequentato, prestate attenzione alle altre imbarcazioni: osservate in che direzione sono sospinte dal vento e calcolate di gettare l'ancora a una debita distanza dalle altre in modo che, una volta spento il motore, la corrente non vi porti a sbattere contro di esse. Curiosità: Porto Madonna spesso viene chiamato "Porto della Madonna". Il nome calza a pennello, ma è errato: Madonna era infatti il cognome di un pescatore di aragoste Maddalenino che spesso frequentava la zona. Curiosità: l'isola che avete appena lasciato alla vostra sinistra è Budelli, quella di fronte a voi sulla destra è Santa Maria, è l'isola sulla sinistra è Razzoli. Queste ultime sono divise da uno stretto chiamato Passo degli Asinelli, attraversabile anche a piedi e di profondità di circa 40cm. La leggenda narra che deve il suo nome al fatto che era attraversato dall'asina dei fanalisti che passava da un'isola all'asta in quel tratto di mare (sono infatti presenti due fari di segnalazione, uno su ognuna delle due isole).
Porto della Madonna
Dopo aver lasciato Spargi, dirigendovi verso Nord scorgerete il profilo delle prossime tre isole che esplorerete: Budelli, Razzoli e Santa Maria. La prima che incontrerete sarà Budelli, la cui costa Est presenta una delle spiagge più famose d'Italia, la bellissima Spiaggia Rosa. Una fila di boe impedisce alle imbarcazioni di avvicinarcisi, ma potrete gettare l'ancora appena oltre la lingua di terra che la ripara dal vento, e raggiungere la riva a nuoto, per ammirarla da terra. Ricordate, è una spiaggia protetta, e la sua sabbia non si può calpestare per non danneggiarla. Superata la spiaggia Rosa, la prossima fermata è Porto Madonna. Sarete nel punto di congiunzione tra le tre bellissime isole che avete di fronte, una grande pianura sottomarina la cui la profondità è pressoché costante. L'acqua è di un colore difficilmente eguagliabile, e impossibile da descrivere. Una sosta qui è d'obbligo, ed è vivamente consigliato utilizzate una maschera per ammirare la moltitudine di pesci che, abituati ai turisti, mangeranno felici le briciole di pane che vorrete dargli. Consigli: tenetevi ragionevolmente lontani dalle rive a destra e a sinistra, il fondale è profondo circa due metri quindi abbastanza sicuro. Porto Madonna è molto frequentato, prestate attenzione alle altre imbarcazioni: osservate in che direzione sono sospinte dal vento e calcolate di gettare l'ancora a una debita distanza dalle altre in modo che, una volta spento il motore, la corrente non vi porti a sbattere contro di esse. Curiosità: Porto Madonna spesso viene chiamato "Porto della Madonna". Il nome calza a pennello, ma è errato: Madonna era infatti il cognome di un pescatore di aragoste Maddalenino che spesso frequentava la zona. Curiosità: l'isola che avete appena lasciato alla vostra sinistra è Budelli, quella di fronte a voi sulla destra è Santa Maria, è l'isola sulla sinistra è Razzoli. Queste ultime sono divise da uno stretto chiamato Passo degli Asinelli, attraversabile anche a piedi e di profondità di circa 40cm. La leggenda narra che deve il suo nome al fatto che era attraversato dall'asina dei fanalisti che passava da un'isola all'asta in quel tratto di mare (sono infatti presenti due fari di segnalazione, uno su ognuna delle due isole).
Da Porto Madonna, dirigetevi verso Nord circumnavigando la costa Est dell'isola di Santa Maria. Potrebbe sembrare semplice passare nello stretto canale che divide l'isola principale dagli isolotti a Sud, ma le correnti sono piuttosto forti e sono presenti varie secche. Conviene fare il giro largo, e procedere in sicurezza. Poco oltre sarete giunti alla principale delle spiagge dell'isola di Santa Maria, chiamata con il nome poco originale di... Cala Santa Maria. È presente un piccolo molo, utilissimo per scaricare a terra i teli o gli ombrelloni. Non lasciate la vostra imbarcazione ormeggiata a lungo, ma riportatela in un punto sicuro in mezzo alla baia, e gettate l'ancora. Il mare di fronte a Cala Santa Maria è molto pulito, e questo si deve anche alla presenza delle posidonie. Se possibile cercate di non gettare l'ancora sopra di essere per non danneggiarle. Curiosità: un sentiero congiunge la spiaggia con Porto Madonna e con quasi tutti gli altri punti dell'isola. Ad esempio, proseguendo lungo il sentiero verso Nord Est, potrete arrivare fino al faro di Santa Maria. Purtroppo non è in buono stato, ma offre un panorama idilliaco della scogliera e delle altre isole. Per tornare a casa dovrete rivolgervi verso Sud: potrete seguire la costa dell'isola di La Maddalena fino a Cala Gavetta, dove dovrete riempire di benzina il serbatoio, e poi proseguire, superando l'attracco dei traghetti, fino al molo per la restituzione del gommone. La spesa media per il carburante per questo itinerario è di 30-50 euro.
Cala Santa Maria
Da Porto Madonna, dirigetevi verso Nord circumnavigando la costa Est dell'isola di Santa Maria. Potrebbe sembrare semplice passare nello stretto canale che divide l'isola principale dagli isolotti a Sud, ma le correnti sono piuttosto forti e sono presenti varie secche. Conviene fare il giro largo, e procedere in sicurezza. Poco oltre sarete giunti alla principale delle spiagge dell'isola di Santa Maria, chiamata con il nome poco originale di... Cala Santa Maria. È presente un piccolo molo, utilissimo per scaricare a terra i teli o gli ombrelloni. Non lasciate la vostra imbarcazione ormeggiata a lungo, ma riportatela in un punto sicuro in mezzo alla baia, e gettate l'ancora. Il mare di fronte a Cala Santa Maria è molto pulito, e questo si deve anche alla presenza delle posidonie. Se possibile cercate di non gettare l'ancora sopra di essere per non danneggiarle. Curiosità: un sentiero congiunge la spiaggia con Porto Madonna e con quasi tutti gli altri punti dell'isola. Ad esempio, proseguendo lungo il sentiero verso Nord Est, potrete arrivare fino al faro di Santa Maria. Purtroppo non è in buono stato, ma offre un panorama idilliaco della scogliera e delle altre isole. Per tornare a casa dovrete rivolgervi verso Sud: potrete seguire la costa dell'isola di La Maddalena fino a Cala Gavetta, dove dovrete riempire di benzina il serbatoio, e poi proseguire, superando l'attracco dei traghetti, fino al molo per la restituzione del gommone. La spesa media per il carburante per questo itinerario è di 30-50 euro.

Itinerario due

Il secondo itinerario prevede l'esplorazione delle isole di Santo Stefano e di Caprera. È consigliato in caso di Ponente leggero, perché le coste che visiterete saranno al riparo dal vento.
La partenza dal lungomare, in via Amendola, prevede l'attraversamento del canale tra La Maddalena e Santo Stefano dirigendosi verso Sud Ovest. Attenzione a non intralciare la rotta dei traghetti, hanno sempre la precedenza.
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La Maddalena
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La partenza dal lungomare, in via Amendola, prevede l'attraversamento del canale tra La Maddalena e Santo Stefano dirigendosi verso Sud Ovest. Attenzione a non intralciare la rotta dei traghetti, hanno sempre la precedenza.
Raggiunta l'isola di Santo Stefano, circumnavigatela in senso antiorario: la prima spiaggia che vedrete, a Sud Ovest, sarà la stessa che avrete di sicuro scorto dal traghetto che vi ha portato a La Maddalena, con quel suo mare di un azzurro magico. La spiaggia appartiene a un complesso turistico privato, ma la baia è libera, e potrete certamente gettare l'ancora e fare un tuffo in quell'acqua turchese. Proseguite verso Est lungo la costa, e ad un certo punto troverete un piccolo molo ben riparato: potete ormeggiare lì, e scendere comodamente a riva per esplorare qualcosa che non vi sareste aspettati di sicuro. Vedrete infatti dei grossi macchinari arrugginiti, e... delle rotaie! Strano, vero? Bè, seguite la stradina sterrata che accompagna le rotaie, e vedrete qualcosa di ancora più speciale: il busto di una statua alto circa tre metri, scolpito nel granito, e raffigurante Costanzo Ciano, consuocero di Benito Mussolini. Poco più avanti altre porzioni di quella che sarebbe stata una statua di dimensioni gargantuesche: una volta completata, sarebbe stata alta 18 metri. La fine del fascismo ha determinato anche l'interruzione degli scavi in questa cava ormai abbandonata, ma vi ha regalato la possibilità di osservare un pezzo della storia, e dell'abilità degli scalpellini Maddalenini.
Santo Stefano
Raggiunta l'isola di Santo Stefano, circumnavigatela in senso antiorario: la prima spiaggia che vedrete, a Sud Ovest, sarà la stessa che avrete di sicuro scorto dal traghetto che vi ha portato a La Maddalena, con quel suo mare di un azzurro magico. La spiaggia appartiene a un complesso turistico privato, ma la baia è libera, e potrete certamente gettare l'ancora e fare un tuffo in quell'acqua turchese. Proseguite verso Est lungo la costa, e ad un certo punto troverete un piccolo molo ben riparato: potete ormeggiare lì, e scendere comodamente a riva per esplorare qualcosa che non vi sareste aspettati di sicuro. Vedrete infatti dei grossi macchinari arrugginiti, e... delle rotaie! Strano, vero? Bè, seguite la stradina sterrata che accompagna le rotaie, e vedrete qualcosa di ancora più speciale: il busto di una statua alto circa tre metri, scolpito nel granito, e raffigurante Costanzo Ciano, consuocero di Benito Mussolini. Poco più avanti altre porzioni di quella che sarebbe stata una statua di dimensioni gargantuesche: una volta completata, sarebbe stata alta 18 metri. La fine del fascismo ha determinato anche l'interruzione degli scavi in questa cava ormai abbandonata, ma vi ha regalato la possibilità di osservare un pezzo della storia, e dell'abilità degli scalpellini Maddalenini.
Una volta lasciata l'isola di Santo Stefano, avrete la possibilità di circumnavigare l'isola di Caprera. Calcolate bene i tempi, l'isola è piuttosto grande, e se dovrete restituire la vostra imbarcazione entro le 18,00 non avrete tempo per fermarvi in tutte le calette che vorrete esplorare. La più consigliata è ovviamente anche la più famosa: Cala Coticcio. Non servono presentazioni, da terra è possibile visitare la doppia spiaggia che, scoprirete se provenite dal mare, ne presenta in realtà una terza, più nascosta all'interno, che difficilmente avreste mai visto se foste arrivati a piedi. Questa zona è molto frequentata, prestate attenzione a non oltrepassare il confine delimitato dalle boe, e a non sbattere contro le altre imbarcazioni, specialmente quando c'è vento. Cala Coticcio si trova più o meno a metà della costa est dell'isola, dovrete quindi prendere una decisione in base all'orario e alla distanza da percorrere. Potete tornare indietro, passando questa volta tra Caprera e La Maddalena, oppure decidere di completare il giro dell'isola, passando poi sotto al ponte di Caprera per tornare al porto. In caso voleste fare il giro completo, non potete non fermarvi a Cala Candeo: insinuatevi nel fiordo, ormeggiate legando la cima ad uno degli anelli di attracco presenti, e scendete a riva nella spiaggia di Messa del Cervo. La batteria di Candeo merita sicuramente una visita, ed è raggiungibile anche a piedi via terra. Molte altre calette e spiagge sono visitabili lungo la costa di Caprera volta verso Ovest e verso l'Isola maggiore, scegliete solo in base al vostro gusto. Troverete sicuramente quella che farà al caso vostro. Proseguite verso sud, passate sotto al Ponte (procedete lentamente!) e poi virate a destra verso Ovest fino al porto. Dovrete rifornire di carburante il serbatoio, quindi proseguire oltre la zona in cui l'avete noleggiato fino a Cala Gavetta oltre l'attracco dei traghetti, dove è presente il distributore di benzina nautico, per poi tornare indietro. La spesa media per il carburante per questo itinerario è di 40-60 euro.
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Caprera
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Una volta lasciata l'isola di Santo Stefano, avrete la possibilità di circumnavigare l'isola di Caprera. Calcolate bene i tempi, l'isola è piuttosto grande, e se dovrete restituire la vostra imbarcazione entro le 18,00 non avrete tempo per fermarvi in tutte le calette che vorrete esplorare. La più consigliata è ovviamente anche la più famosa: Cala Coticcio. Non servono presentazioni, da terra è possibile visitare la doppia spiaggia che, scoprirete se provenite dal mare, ne presenta in realtà una terza, più nascosta all'interno, che difficilmente avreste mai visto se foste arrivati a piedi. Questa zona è molto frequentata, prestate attenzione a non oltrepassare il confine delimitato dalle boe, e a non sbattere contro le altre imbarcazioni, specialmente quando c'è vento. Cala Coticcio si trova più o meno a metà della costa est dell'isola, dovrete quindi prendere una decisione in base all'orario e alla distanza da percorrere. Potete tornare indietro, passando questa volta tra Caprera e La Maddalena, oppure decidere di completare il giro dell'isola, passando poi sotto al ponte di Caprera per tornare al porto. In caso voleste fare il giro completo, non potete non fermarvi a Cala Candeo: insinuatevi nel fiordo, ormeggiate legando la cima ad uno degli anelli di attracco presenti, e scendete a riva nella spiaggia di Messa del Cervo. La batteria di Candeo merita sicuramente una visita, ed è raggiungibile anche a piedi via terra. Molte altre calette e spiagge sono visitabili lungo la costa di Caprera volta verso Ovest e verso l'Isola maggiore, scegliete solo in base al vostro gusto. Troverete sicuramente quella che farà al caso vostro. Proseguite verso sud, passate sotto al Ponte (procedete lentamente!) e poi virate a destra verso Ovest fino al porto. Dovrete rifornire di carburante il serbatoio, quindi proseguire oltre la zona in cui l'avete noleggiato fino a Cala Gavetta oltre l'attracco dei traghetti, dove è presente il distributore di benzina nautico, per poi tornare indietro. La spesa media per il carburante per questo itinerario è di 40-60 euro.

Tipps für Reisende

Nicht verpassen

Noleggiare un gommone

In via Amendola, sul lungomare, presenti attività di noleggio gommoni. Ci sono gommoni di tutte le dimensioni, i motori meno potenti (40 cavalli) non richiedono il possesso della patente nautica. In genere i prezzi del noleggio, in alta stagione, si aggirano sui 200 euro al giorno (09.00-18.00). In più dovrete considerare i costi del carburante, dai 30 ai 50 euro in totale. Alcuni noleggi vi chiederanno una caparra (in genere intorno ai 200 euro). È sempre consigliato prenotare. Portate con voi una crema solare, acqua e cibo.
Mit Kindern reisen

Escursione guidata in barca

Accanto ai servizi di noleggio in via Amendola sono presenti varie imbarcazioni adibite alle escursioni guidate. I percorsi sono prestabiliti, in genere variano tra una imbarcazione e l'altra ma sono molto simili. Sono sempre comprese delle soste per fare il bagno e il pranzo è offerto a bordo. Ideali per chi preferisce rilassarsi a bordo o non ha dimestichezza con il pilotare imbarcazioni. Consigliato prenotare.
Bräuche und Kultur

Noleggiare un gommone 2

Chi vi noleggerà il gommone saprà sicuramente darvi molti consigli utili: quali sono le coste da visitare in base alla direzione del vento prevista, come utilizzare in sicurezza l'imbarcazione, e tanto altro. Tenete sempre in considerazione che il vento nelle Bocche di Bonifacio può essere molto forte, e se non si conosce bene la costa c'è sempre il rischio di incappare nelle secche, che rovinerebbero sia l'imbarcazione che la vostra giornata. Se non siete sicuri, procedete lentamente, seguite la scia delle altre imbarcazioni, e tenetevi al largo.